Bike mood

06. Giugno 2021 bike, mtb, racconti 0

Ieri ho salutato Renata!


È stato bello averla qui e accompagnarla virtualmente e non in questo viaggio alla scoperta dell’Abruzzo.
Condividere con lei i racconti e la bellezza dei luoghi che ha attraversato in compagnia della sua “Nomad”!
Avere la percezione di conoscerla da sempre!
Non so perché ma quando ieri ha messo in moto il furgone ed è partita, in un attimo, sono affiorati e mi sono scorsi davanti i volti delle persone che ho incontrato in questi anni grazie alla mia bici!
E mi sono messa a scrivere

Una seconda pelle
Si, più che un’estensione, direi proprio uno strato aggiuntivo che da un lato filtra, dall’altro mi mette in comunicazione con il resto del mondo.

Perché in effetti attraverso la bici sono entrata in contatto con un mondo nuovo e diverso, estremamente variegato.

Non c’è un unico bike mood e soprattutto non esiste un modo giusto o sbagliato di viversi la bici.

Ognuno si sceglie il suo percorso .

Siamo abituati a ragionare per tipologia (strada, mtb, Gravel, fat, Graziella…), perché generalmente è vero che uno stradista ha un andamento e un obiettivo diverso rispetto ad un cicloturista, ma girando in bici e conoscendo tanti bikers mi sono resa conto che sarebbe troppo banale ridurre tutto a “dimmi che bici usi e ti dirò chi sei”!
Ognuno decide che utilizzo fare del suo mezzo!

Prendete una bici da corsa ad esempio.
Saliteci sopra e cominciate a far girare i pedali. Lasciatevi conquistare dalla sua leggerezza e dalla sua scorrevolezza sull’asfalto! Non vorrete più scendere, penserete di poter arrivare ovunque e vi verrà voglia di andare sempre più veloce e di fare sempre più km. Giorno dopo giorno entrerete in un loop! Comincerete a non guardarvi più intorno e sarete fissi sul contachilometri per vedere se l’ultima volta siete andati un po’ forti di quella prima e magari comincerete a confrontarvi con altri che cercheranno di convincervi che sulla bici dovete andare in un certo modo, mettervi a ruota, non rallentare mai per non perdere la scia, fare a turno a tirare per arrivare alla fine, non frenare in discesa………

oppure

…… giorno dopo giorno vi renderete conto che essendo più allenati riuscirete ad andare più veloci e a fare più km e potrete arrivare in posti che non avete mai visto. Avrete la possibilità di rallentare, di guardarvi intorno, magari anche di fermarvi, essere rapiti dalla bellezza circostante e scattare una foto per poi inerpicarvi su per una stradina solo per il gusto di vedere dove vi porta per poi tornare indietro…

Scendete ora dalla bici da corsa e salite su una mountain bike.
Cavolo è decisamente più pesante! Sull’asfalto è lenta, scorre poco. Ma se prendete quella sterrata che dalla strada si lancia verso la campagna circostante la musica cambia. Il fondo è impegnativo, vi dovete abituare ad affrontare lo scassato, le pendenze più ripide, le rampette impiccate ma il paesaggio è totalizzante. Vi ritrovate immersi nel verde, senza macchine, senza rumori, solo cinguettii e fruscii tra i cespugli. Man mano vi impratichite e cominciate a fare percorsi sempre più tecnici e divertenti e date il massimo per rendere quei pochi km (perché a certi ritmi oltre un tot non ce la potete fare) più sfidanti e adrenalinici……..

Ma può anche capitare che un bel giorno vi venga voglia di spingervi più lontano e una volta arrivati a quel lago che avete sempre intravisto velocemente per avere il tempo di tornare indietro vi sfiori l’idea di piantare una tenda, trascorrere una nottata e il giorno dopo spingervi oltre per ammirare luoghi che ignoravate.
Potrebbe venirvi voglia di comprare delle borse da bikepacking e cominciare a viaggiare con la vostra Mtb che vi da sicurezza su qualunque percorso.

Potrei farvi altri ennemila esempi e citarvi altri tipi di bici e raccontarvi di persone che ho incontrato e che con una “Graziella” e due bidoni come borse si sono girate mezza Europa.
Ma in realtà volevo solo farvi riflettere sulla libertà che una bici può darvi e sulle opportunità che può regalarvi.
E se vorrete, incontrerete e conoscerete persone, altri bikers, più o meno affini a voi con cui condividerete esperienze, strade e sentimenti.
La bici si trasformerà da semplice mezzo a pezzetto di voi.
Vi condurrà, vi farà compagnia, vi ascolterà, vi farà soffrire ma vi regalerà soddisfazioni inimmaginabili! E vi farà scoprire luoghi della vostra anima di cui ignoravate l’esistenza.


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