Lanza-Rebel Quando anima e natura selvaggia si fondono

20. Aprile 2022 bike, mtb, racconti 0

Giulia, Alexia e Ramona sono tre anime decisamente vulcaniche!
Sono appena tornate e hanno ancora l’adrenalina a tremila!
Raccontano con enfasi e complicità il loro viaggio a Lanzarote!

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Le ho incontrate un pomeriggio, su Skype, davanti a una tazza di tè, e con il loro entusiasmo mi hanno letteralmente trascinata su questa piccola isola delle Canarie!

Si sono conosciute per caso, grazie alla passione che le accomuna, la bici, e hanno deciso di partire insieme, nonostante ognuna di loro fino ad oggi abbia vissuto le due ruote a suo modo!

Giulia, “ribelle” e tenace, guida di Mtb ha fondato un’associazione (Rebelside) che promuove viaggi esperienziali che mirano ad una riscoperta della natura attraverso il bikepacking;

Alexia, romantica sognatrice, viaggia in solitaria, con la scusa di andare a trovare gli amici sparsi in Europa, e assapora la libertà delle due ruote;

Ramona, instancabile, quando inizia a pedalare non smetterebbe mai, ama sfidarsi e mettersi alla prova e si è appassionata al mondo dei trail.


Il viaggio a Lanzarote è nato dal desiderio comune di fare un’esperienza wild, di abbandonare l’asfalto per immergersi nella natura, dall’esigenza di evadere e scoprire o riscoprire certi luoghi.

Si sono preparate!
Hanno caricato le loro bici con tutto l’occorrente per godersi una settimana di puro bikepacking dormendo sotto le stelle.

Hanno tracciato il giro da fare traendo spunto dalle tracce di amici e conoscenti ma focalizzando l’attenzione su ciò che più di tutto animava la loro curiosità: i Vulcani!

Oggi silenti, i Vulcani, nei secoli, hanno ridisegnato completamente l’isola di Lanzarote. L’hanno resa un luogo surreale, arido e prettamente desertico, eppure estremamente variegato e vivo.

Cavalcando il desiderio di ammirare gli innumerevoli vulcani che rendono unica questa terra, le ragazze hanno strutturato il giro in modo da esplorare a fondo i diversi parchi che la caratterizzano e perdersi alla scoperta dei loro segreti.
Il Timanfaya, nero come la pece; il parco dei Volcanos, decisamente lunare e costellato da giganteschi proiettili lavici; il parco naturale del Chinijo, reso verdissimo dalla miriade di piante grasse che lo popolano, l’isola della Graciosa, ricca di picchi vulcanici che si specchiano nell’oceano.

I vulcani con la loro veemenza hanno ridisegnato completamente l’isola, l’hanno ricoperta di cenere, ma da questa cenere nuove forma di vita hanno avuto origine e numerose coltivazioni oggi si sono diffuse sfidando e cavalcando l’irruenza dei venti oceanici che sferzano il territorio non trovando impedimenti al loro passaggio.
La vegetazione è pressoché assente, fatta eccezione per le piante grasse.


Le ragazze sono rimaste estasiate dinanzi alle monumentali piante grasse che popolano l’isola, per lo più endemiche, e sono rimaste folgorate dal giardino dei cactus, a pochi chilometri da Teguise.

Le emozioni si susseguono. Non è facile ancora metabolizzare le notti in tenda, l’infrangersi delle onde, i cieli velati e in continua mutazione, il silenzio, la solitudine.


Venendo dalla città ha fatto specie a tutte e tre pedalare per intere giornate senza incontrare altre persone.


Quando chiedo loro cosa le ha colpite più di tutto sono combattute.
Alexia, che aveva già girato l’isola in macchina qualche hanno fa è incredula dinanzi alla vastità che ha scoperto grazie alle due ruote.
Giulia, appassionata di piante, è stata letteralmente folgorata dalle tecniche di coltivazione ideate grazie all’ingegno dei Canarini che consentono nonostante vento e aridità di produrre uva , zucche, zucchine e una grande varietà di vegetali.
Ramona fa un elogio della “lentezza”. Questo viaggio le ha permesso di lasciarsi alle spalle la frenesia che la accompagna ogni giorno e di godersi appieno ogni momento.
Le riflessioni di susseguono.
Gli animi si riaccendono.
Dai racconti, le foto, le osservazioni, mi rendo conto che ognuna di loro ha vissuto il suo viaggio, ma allo stesso tempo, condividendo questa esperienza, ha realizzato l’essenza più profonda del viaggio in bici assaporando il fascino di perdersi nella natura più selvaggia e autentica.

testo/intervista di Simona Flacco

http://unarossaapedali.com

foto di Alexia Caccavella

video su vimeo:

https://vimeo.com/700765537?embedded=true&source=vimeo_logo&owner=172364706

Rebelside: https://www.rebelsidemtb.com


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